Jaeger-LeCoultre

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Per quanto riguarda l’orologeria da polso, la manifattura di Le Sentier Jaeger-LeCoultre è, tra le altre cose, una delle altre aziende del settore al cui interno si svolge l’intero ciclo della lavorazione, dal prodotto finito) ha legato fama e successo soprattutto alle fortunate evoluzione del Reverso. Un modello la cui denominazione deriva proprio dalla sua principale caratteristica: quella di avere la cassa “basculante” – reversibile, quindi – scorrendo lungo un’apposita guida che ne permette il completo ribaltamento a 180 gradi.

Presentando all’esterno il fondo, al posto del quadrante, una parte molto delicata anche se protetta dal vetro. Questa particolarità, nata inizialmente come efficace protezione dell’orologio dagli urti (si dice che la prima fornitura in acciaio datata 1931 sia stata espressamente richiesta dallo stato maggiore britannico, come dotazione per gli ufficiali di stanza in India) ha successivamente rappresentato un campo grafico ideale per dediche, stemmi, monogrammi o decorazioni in smalto, soprattutto sui modelli realizzati in oro.

Ma Jaeger-LeCoultre (la denominazione sociale deriva dalla collaborazione e successiva fusione tra le attività della ditta LeCoultre e del maestro-orologiaio Edmond Jaeger, iniziata nel 1903 e formalizzata definitivamente durante gli anni ’20) gia nel 1926 aveva stupito appassionati e addetti ai lavori con il brevetto del Duoplan. Un meccanismo le cui ridottissime dimensioni erano dovute al fatto di essere sviluppato su due piani e con una forma rettangolare, in sostituzione di quella circolare sviluppata su un solo piano.

Altri modelli Jaeger-LeCoultre che hanno fatto epoca sono stati, a partire dagli anni ’50, il Memovox e il Futurematic, orologi caratterizzati da un design modernista e dotati rispettivamente di svegliarino e della visualizzazione della riserva di carica.

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